Gli animali ci rivelano la sapienza di Dio...come?N4
- taniavideotdg
- 18 nov 2015
- Tempo di lettura: 4 min
Buon giorno a tutti!
Oggi vediamo qualcosa di bello e positivo...la creazione.
Senza troppe chiacchere direi di vedere subito gli argomenti di oggi!
1-La seppia e la sua straordinaria capacità

La seppia può cambiare colore e camuffarsi diventando praticamente invisibile all’occhio umano. Secondo una notizia, “è risaputo che le seppie possiedono una varietà di trame della pelle e possono cambiare da una trama all’altra in un istante”. Come ci riescono?
La seppia cambia colore usando i cromatofori, un particolare tipo di cellule che si trovano sotto la sua pelle. I cromatofori contengono delle sacche piene di pigmenti colorati, che sono circondate da piccoli muscoli. Quando la seppia deve mimetizzarsi il cervello invia un segnale che fa contrarre i muscoli attorno alle sacche. A questo punto le sacche e i pigmenti che si trovano al loro interno si espandono e la seppia cambia velocemente colore e trama. Questo mollusco potrebbe usare questa abilità non solo per camuffarsi ma anche per attirare l’attenzione del potenziale partner e per comunicare.
Alcuni ingegneri dell’Università di Bristol hanno creato una pelle di seppia artificiale. Hanno inserito dischi di gomma neri in piccoli dispositivi, che funzionano come i muscoli della seppia. Quando i ricercatori inviavano stimoli elettrici alla pelle i dispositivi appiattivano e allungavano i dischi neri. In questo modo la pelle artificiale cambiava colore diventando scura.
La ricerca sui muscoli delle seppie, descritti dall’ingegnere Jonathan Rossiter come “strutture non rigide che la natura sa fare così bene”, potrebbe portare alla creazione di abiti che cambiano colore in una frazione di secondo. Rossiter dice che le persone potrebbero indossare vestiti che si ispirano alla capacità della seppia allo scopo di mimetizzarsi o magari per essere alla moda.
Sarebbe carino no? ahahah!
Comunque questa capacità può esser "venuta" dal caso?
2-Il sistema riproduttivo della RANA

LA RANA A GESTAZIONE GASTRICA australiana, considerata estinta nel 2002, aveva un sistema riproduttivo alquanto bizzarro. La femmina inghiottiva le uova fecondate e per circa sei settimane teneva i girini in incubazione nello stomaco. Dopodiché i piccoli spuntavano dalla sua bocca quando erano già rane completamente sviluppate.
Per evitare di digerire le uova, era necessario che la madre non solo smettesse di nutrirsi ma che fermasse anche la produzione di acido nello stomaco. A quanto pare questa produzione era inibita dalle sostanze chimiche rilasciate dalle uova e dai girini.
La rana riusciva a covare circa due dozzine di uova. Al momento del “parto” i piccoli potevano costituire circa il 40 per cento del peso della madre. Sarebbe come se una donna di 68 chili rimanesse incinta e arrivasse poi a portare in grembo 24 bambini di 1,8 chili ciascuno. Le piccole rane allargavano lo stomaco della madre al punto da comprimere i polmoni, obbligandola a respirare tramite la pelle.
Di solito i piccoli uscivano nell’arco di alcuni giorni, man mano che erano pronti. Se però la madre avvertiva un pericolo li “partoriva” anticipatamente vomitandoli. Una volta i ricercatori hanno osservato una femmina che espelleva sei piccole rane tutte insieme facendole schizzare a circa un metro di altezza.
Se, come sostengono alcuni, questo sistema riproduttivo fosse frutto dell’evoluzione, la rana a gestazione gastrica avrebbe dovuto modificare notevolmente e in modo repentino sia la sua costituzione fisica che il suo comportamento. “È inconcepibile l’idea che ci sia stato un lento e progressivo cambiamento nella sua biologia riproduttiva”, ha scritto lo scienziato ed evoluzionista Michael J. Tyler. “Questo comportamento o è assolutamente efficiente o fallisce del tutto”. Secondo Tyler l’unica spiegazione plausibile è “un unico grande balzo radicale”. Per alcuni questo balzo radicale si chiamerebbe creazione. E voi cosa ne pensate?
3-Il super udito della cavalletta verde

L’ORECCHIO della Copiphora gorgonensis, una cavalletta verde che vive in Sudamerica, pur essendo lungo meno di un millimetro funziona in maniera molto simile all’orecchio umano. Questo insetto è in grado di riconoscere una vasta gamma di frequenze anche a lunga distanza. Per esempio riesce a distinguere il suono di un’altra cavalletta verde dagli ultrasuoni emessi da un pipistrello a caccia di insetti.
Gli orecchi della cavalletta verde si trovano sulle due zampe anteriori. Come l’orecchio umano, ricevono le onde sonore, le convertono e ne analizzano la frequenza. Ma all’interno dell’orecchio della cavalletta verde alcuni scienziati hanno scoperto un organo del tutto unico: la vescicola acustica, una cavità pressurizzata e piena di liquido la cui forma ricorda un palloncino allungato. Il segreto dell’udito sopraffino dell’insetto si trova proprio in questo organo che, benché molto più piccolo, svolge la stessa funzione della coclea dei mammiferi.
Daniel Robert, docente presso l’Università di Bristol ed esperto di nanotecnologie, afferma che questa scoperta permetterà di “mettere a punto apparecchi acustici bio-ispirati più piccoli e sensibili che mai”. I ricercatori ritengono anche che contribuirà allo sviluppo di una nuova generazione di tecnologie di ingegneria a ultrasuoni, compresi i sistemi di diagnostica per immagini.
Che ne dite? Caso o Creazione?
Vedere aspetti così interessanti da animali piccoli e grandi ci dimostrano che dietro alla creazione c'è una mente molto intelligente!
Ciao a tutti e al prossimo post!
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