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Gesù morì su una croce?

  • Immagine del redattore: taniavideotdg
    taniavideotdg
  • 12 gen 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Ciao a tutti, iniziamo subito con la trattazione del post di oggi.

Per molti la croce è il simbolo più noto del cristianesimo. LA CROCE è venerata e rispettata da milioni di persone. Il Grande Dizionario della Lingua Italiana di S. Battaglia, alla voce “croce”, contiene questa definizione: “Simbolo della fede, della religione cristiana”.

La Bibbia però non descrive lo strumento impiegato per mettere a morte Gesù; nessuno quindi può sapere con assoluta certezza che forma avesse. Tuttavia dalla

Bibbia si possono ricavare indicazioni secondo cui Gesù morì non su una croce, bensì su un palo diritto.

Quando fanno riferimento allo strumento utilizzato per mettere a morte Gesù, le Scritture usano di solito il termine greco stauròs (Matteo 27:40; Giovanni 19:17). Per quanto le traduzioni spesso rendano questa parola “croce”, molti studiosi concordano nell’affermare che il suo significato basilare è in realtà “palo diritto”. Una fonte indica chestauròs “non significa mai due pezzi di legno uniti trasversalmente” (A Critical Lexicon and Concordance to the English and Greek New Testament).

Inoltre la Bibbia usa la parola greca xỳlon come sinonimo di stauròs(Atti 5:30; 1 Pietro 2:24). Questo termine significa “legno”, “tronco”, “palo” o “albero”.

La Companion Bible commenta: “Nel greco del [Nuovo Testamento] non c’è nulla che faccia anche solo pensare a due pezzi di legno”.

Con crux simplex si indicava in latino un unico palo usato per l’esecuzione di un criminale

A prescindere dalla forma dello strumento su cui morì Gesù, i fatti e i versetti biblici che seguono dimostrano che non dovremmo servirci della croce nel culto.

  1. Dio disapprova il culto in cui si fa uso di immagini o simboli, inclusa la croce.Dio comandò agli israeliti di non usare nella loro adorazione “la forma di qualche simbolo”. In seguito anche ai cristiani venne dato il comando: “Fuggite l’idolatria” (Deuteronomio 4:15-19; 1 Corinti 10:14).

  2. I cristiani del I secolo non impiegavano la croce nell’adorazione. Gli insegnamenti e l’esempio degli apostoli stabilirono un modello che tutti i cristiani dovrebbero seguire (2 Tessalonicesi 2:15).

  3. L’uso della croce nel culto affonda le radici nel paganesimo. Centinaia di anni dopo la morte di Gesù, quando le chiese si erano allontanate dai suoi insegnamenti, ai nuovi fedeli fu “permesso [...] di ritenere i loro segni e simboli pagani”, inclusa la croce (The Expanded Vine’s Expository Dictionary of New Testament Words). Tuttavia secondo la Bibbia adottare simboli pagani per favorire la conversione di nuovi adepti non è una pratica accettabile (2 Corinti 6:17). Non c’è alcuna prova che nei primi tre secoli dopo la morte di Cristo coloro che si dichiaravano cristiani usassero la croce nell’adorazione. Nel IV secolo, tuttavia, l’imperatore pagano Costantino si convertì e contribuì a farla diventare il simbolo del cristianesimo apostata. Quali che fossero i suoi motivi, la croce non aveva niente a che fare con Gesù Cristo, ma aveva piuttosto origini pagane. La New Catholic Encyclopedia ammette: “La croce è presente sia in culture precristiane che non cristiane”. Altre fonti autorevoli collegano la croce al culto della natura e a riti pagani fallici.Perché mai fu adottato questo simbolo pagano? A quanto pare per invogliare i pagani ad accettare il “cristianesimo”. Nondimeno la devozione a qualsiasi simbolo pagano è chiaramente condannata dalla Bibbia. (2 Corinti 6:14-18) Le Scritture inoltre vietano ogni forma di idolatria. (Esodo 20:4, 5; 1 Corinti 10:14) A ragione dunque i veri cristiani non usano la croce nell’adorazione.

  4. Spiegando perché nelle esecuzioni capitali venisse spesso usato un semplice palo, Hermann Fulda nel suo libro Das Kreuz und die Kreuzigung (La croce e la crocifissione) afferma: “Gli alberi non erano disponibili dappertutto nei luoghi scelti per l’esecuzione capitale pubblica. Perciò si conficcava nel terreno un semplice palo. Su questo i fuorilegge venivano legati o inchiodati con le mani levate verso l’alto, e spesso venivano loro inchiodati anche i piedi”.

  5. La prova più convincente di tutte viene comunque dalla Parola di Dio. L’apostolo Paolo dice: “Cristo ci liberò mediante acquisto dalla maledizione della Legge, divenendo una maledizione invece di noi, perché è scritto: ‘Maledetto ogni uomo appeso al palo [“a un legno”,Parola del Signore]’”. (Galati 3:13) Qui Paolo cita Deuteronomio 21:22, 23, dove si fa chiaramente riferimento a un palo, non a una croce. Dal momento che questo metodo di esecuzione rendeva la persona “una maledizione”, non sarebbe appropriato che i cristiani esponessero in casa propria immagini di Cristo al palo.

È degno di nota che Gesù disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi” (Giovanni 13:34, 35). Gesù quindi indicò che a identificare i suoi veri seguaci sarebbe stato l’amore altruistico, non la croce o qualche altra immagine.

Per ulteriori informazioni senza impegno, potete contattarmi nell'area contattami.

Buona giornata!

 
 
 

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