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C come CONOSCENZA

  • Immagine del redattore: taniavideotdg
    taniavideotdg
  • 27 gen 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Conoscenza significa nozione di fatti acquisita per esperienza personale, osservazione o studio. La Bibbia esorta calorosamente a ricercare e tesoreggiare la giusta conoscenza, raccomandandola più dell’oro. (Proverbi 8:10 dice "Accettate la mia disciplina e non l’argento, e la conoscenza anziché l’oro scelto."; 20:15 dice "Esiste oro, anche abbondanza di coralli, ma le labbra della conoscenza son vasi preziosi.")

Gesù sottolineò l’importanza di conoscere bene lui e il Padre suo, e ripetutamente nei libri delle Scritture Greche Cristiane viene dato risalto alla conoscenza. Ma cosa vuol dire conoscenza?

La fonte della conoscenza: Dio in effetti è la Fonte della conoscenza. Da lui ha avuto origine la vita, e la vita è indispensabile per acquistare conoscenza.

Inoltre Dio ha creato tutte le cose, per cui la conoscenza umana si basa sullo studio delle Sue opere. Dio ha pure ispirato la sua Parola scritta, da cui l’uomo può imparare a conoscere la volontà e i propositi di Dio. (2Timoteo 3:16, 17 dice "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona.") Perciò la vera conoscenza è tutta imperniata sul nostro Creatore, e chi la cerca dovrebbe avere quel timore di Dio che aiuta a non incorrere nel suo sfavore. Questo timore è il principio della conoscenza. Tale devoto timore permette di acquistare accurata conoscenza, mentre chi vuole escludere Dio dai suoi pensieri è incline a trarre conclusioni errate da ciò che osserva.

Significato del termine. Nelle Scritture Ebraiche i diversi sostantivi che si possono tradurre “conoscenza” derivano dal verbo yadhà, che significa “conoscere (mediante osservazione)”, “venire a sapere”, “saper fare una cosa” o “avere esperienza”. La sfumatura esatta, e spesso il modo in cui si dovrebbe tradurre ciascun termine, vanno determinati in base al contesto.

Sapienza. La sapienza è la capacità di mettere a frutto la conoscenza o di saperla usare, è l’intelligente applicazione di ciò che si apprende. Si potrebbe avere notevole conoscenza, ma non sapere come usarla per mancanza di sapienza. Gesù mise la sapienza in relazione con il conseguimento di un fine, dicendo: “Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”. (Matteo 11:19) Salomone chiese e ricevette da Dio non solo conoscenza, ma anche sapienza. Nel caso delle due donne che reclamavano lo stesso bambino, Salomone, conoscendo l’attaccamento di una madre per il proprio figlio, manifestò sapienza servendosi di tale conoscenza per risolvere la disputa. “La sapienza è la prima cosa”, perché senza di essa la conoscenza serve a ben poco.

 
 
 

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