Anima. Cosa credono le persone e cosa dice la Bibbia
- taniavideotdg
- 7 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Buona sera a tutti!!!!!!!!!!!
Scusate l'assenza ma è stato un periodo bruttissimo, sono stata malata con ricadute assurde e non avevo le forze di scrivere.
Comunque siamo qui a condividere altri pensieri e altre ricerche.
Stiamo cercando di darvi una qualità ancora maggiore quindi forse non vedrete post molto spesso come prima ma sicuramente di una qualità maggiore.
Vediamo man mano che svogliamo vari materiali.
Iniziamo subito con il tema di oggi. ANIMA.
Ci sono opinioni discordanti su diversi argomenti riguardanti questo tema, ma la Bibbia non è fraintendibile. Vediamo subito alcune domande comuni e la risposta.
L'ANIMA E' IMMORTALE?
Idee generali: Alcune persone credono nella "reincarnazione", si tratta di un pensiero che significa la rinascita dell'anima, o dello spirito di un individuo, in un altro corpo fisico, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte terrena.
Altri sostengono che dopo la morte l’anima vada in un reame diverso, come ad esempio il paradiso o l’inferno.
Origini di questa credenza: Le origini della credenza in un’anima immortaleLe confessioni cristiane che professano di credere in un’anima immortale non hanno tratto questo insegnamento dalla Bibbia, bensìdall’antica filosofia greca. L’Encyclopædia Britannica dice: “I riferimenti biblici all’anima sono collegati al concetto del respiro e non stabiliscono alcuna distinzione tra l’anima eterea e il corpo fisico. I concetti cristiani di una dicotomia corpo-anima derivano dagli antichi greci”.Dio non approva che i suoi insegnamenti vengano fusi con credenze filosofiche umane, come quella in un’anima immortale. La Bibbia avverte: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini” (Colossesi 2:8).
La Bibbia ci dice: La Bibbia non sostiene che l’anima sia immortale. Dice spesso che può morire. Il profeta Ezechiele, che Dio usò per scrivere una parte della Bibbia, afferma che un’anima può essere punita con la morte. In un’altra circostanza, la Bibbia usa il termine “anima morta” in riferimento a un corpo morto (Levitico 21:11). Evidentemente la Bibbia non insegna che l’anima sia immortale.
L'ANIMA E IL CORPO SONO DUE COSE DISTINTE?
Idee generali: Si pensa che il corpo venga tenuto in vita finchè in esso c'è l'anima, dal momento che il corpo muore l'anima se ne va (come abbiamo detto prima si reincarna in un altro corpo che potrebbe essere di un essere umano o un animale o comunque un'altra vita).
La Bibbia ci dice: Il brano biblico di Genesi 46:18 parla di una madre che partorisce delle “anime”, cioè delle persone viventi, che respirano. Il termine ebraico usato nella Bibbia per “anima” può essere infatti tradotto “uno che respira”. Qualche volta questo termine è anche usato in riferimento agli animali. Inoltre, la Bibbia dice che l’anima ha bisogno di cibo; Deuteronomio 12:20 "Fammi mangiare carne’, perché la tua anima brama mangiare carne, potrai mangiare carne ogni qualvolta la tua anima lo brami".
Se l’anima fosse un’entità separata dal corpo avrebbe bisogno di respirare o di mangiare? Nella Bibbia la parola “anima” quasi sempre si riferisce all’intera persona in vita, il che include il corpo, i sentimenti e la personalità.
A questo punto sorge una domanda collegata a questa, siccome l'anima non è una cosa distinta, quando si muore cosa succede all'anima?
Dato che alla morte il corpo deperisce, “non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol [ovvero la tomba]” (Ecclesiaste 9:10).
Le Scritture dicono in modo chiaro che quando qualcuno muore “ritorna alla terra, e in quello stesso giorno i suoi progetti periscono” (Salmo 146:4, La Nuova Diodati). Un’anima morta si trova in uno stato di inattività. Ecco perché spesso le Scritture si riferiscono metaforicamente a chi è morto come a qualcuno che “dorme” (Matteo 9:24).
“In quanto ai morti, non sono consci di nulla” (Ecclesiaste 9:5)
Nella Bibbia la parola “anima” traduce il termine ebraico nèfesh e quello greco psychè. Il termine ebraico significa letteralmente “creatura che respira” e quello greco “essere vivente”. L’anima quindi è l’individuo nella sua interezza, non qualcosa dentro se stessi che sopravvive alla morte del corpo.
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