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Gli animali ci rivelano la sapienza divina...come?n6

  • Immagine del redattore: taniavideotdg
    taniavideotdg
  • 6 feb 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon giorno!!! Ecco a voi un nuovo post di questa fantastica rubrica!!!

Iniziamo subito:

1. LA PELLE DEL SERPENTE:Dato che strisciano, i serpenti hanno bisogno di una pelle che resista allo sfregamento cui è costantemente sottoposta. Alcune specie si spostano lungo ruvidi tronchi d’albero mentre altre si fanno strada nella sabbia, che ha un forte potere abrasivo. Cosa rende la pelle del serpente così resistente?La pelle dei serpenti varia per spessore e struttura da una specie all’altra. Comunque c’è una cosa che accomuna la pelle di ogni serpente: all’esterno è dura mentre lo strato sottostante diventa sempre più morbido verso l’interno. Questo risulta vantaggioso perché, come dice la ricercatrice Marie-Christin Klein, “un materiale esternamente rigido che diventa sempre più flessibile all’interno distribuisce la forza di un urto su un’area più estesa”. La speciale conformazione della pelle crea sufficiente attrito fra il corpo e il terreno da permettere al serpente di spostarsi, ma allo stesso tempo ripartisce in maniera uniforme la pressione esercitata da oggetti appuntiti o taglienti, riducendo così al minimo i danni cutanei. Una pelle resistente è fondamentale, visto che di solito i serpenti la mutano soltanto una volta ogni due o tre mesi.

Materiali con proprietà simili alla pelle del serpente potrebbero risultare utili in campo medico, per esempio nella produzione di protesi antiscivolo ed estremamente resistenti. Inoltre realizzando macchinari e nastri trasportatori con parti ispirate alla struttura della pelle del serpente si potrebbe usare una minore quantità di lubrificanti inquinanti.

2.LA RAGNATELA del Parasteatoda tepidariorum, un comune ragno di casa americano, può far presa su una parete in maniera sufficientemente forte da rimanervi attaccata.

Allo stesso tempo, però, può aderire al pavimento in maniera abbastanza debole da staccarsi di colpo quando viene calpestata, intrappolando così l’ignara preda. Come fa questo ragno a produrre una colla forte e debole al tempo stesso?

Per fissare la ragnatela a una parete, a un soffitto o a una superficie simile, il ragno tesse frammenti di seta fortemente adesivi, detti scaffolding disc, che sono capaci di resistere all’impatto di una preda in volo. D’altro canto, alcuni ricercatori dell’Università di Akron, nell’Ohio (USA), hanno scoperto che i frammenti di seta fissati al pavimento, chiamatigumfoot disc, hanno una composizione totalmente diversa. Hanno molti meno punti di contatto, cosa che permette alla ragnatela di scattare e imprigionare il malcapitato, lasciandolo sospeso nel vuoto.

Secondo un comunicato stampa dell’Università di Akron, i ricercatori che hanno scoperto questa meraviglia della natura “sono già al lavoro per mettere a punto un adesivo sintetico ispirato all’ingegnosa strategia progettuale” di questo ragno. Gli scienziati sperano di ottenere una colla che possa essere usata sia per realizzare comuni bende che per curare fratture ossee.

3.BRANCHI DI PESCI. Ogni anno più di un milione di persone perde la vita e circa 50 milioni restano ferite a causa di incidenti automobilistici. Eppure milioni di pesci, spostandosi in banchi, sono in grado di nuotare quasi senza toccarsi. Come fanno? Possono insegnarci qualcosa che ci aiuti a ridurre gli incidenti stradali?

All’interno di un banco i pesci ricevono informazioni sull’ambiente circostante per mezzo degli occhi e di uno speciale organo di senso detto linea laterale. Così rilevano la posizione degli altri pesci e modulano il proprio comportamento come segue:

-Spostamento affiancato. Nuotano alla stessa velocità dei pesci accanto a loro mantenendo costante la distanza.

-Manovre di avvicinamento. Si avvicinano ai pesci più lontani.

-Manovre per evitare collisioni. Modificano la propria direzione per evitare di entrare in contatto con gli altri pesci.

Basandosi su questi tre comportamenti, una casa automobilistica giapponese ha messo a punto dei piccoli robot in grado di spostarsi in gruppo senza entrare in collisione. A differenza dei pesci i robot non ricevono dati tramite gli occhi ma per mezzo di apparecchi tecnologici, e al posto della linea laterale hanno un telemetro laser. Grazie a questa tecnologia la stessa casa automobilistica ritiene di poter creare auto “che evitano le collisioni” e di poter “favorire l’ambiente e ottimizzare il flusso del traffico”.“Abbiamo replicato le dinamiche dei banchi di pesci sfruttando al massimo la tecnologia avanzata”, dice Toshiyuki Andou, l’ingegnere a capo del progetto. “In questo mondo motorizzato possiamo imparare molto dai pesci che si spostano in banchi”.

Tutte queste caratteristiche ci dimostrano come la natura ci fa dimostra che non è stata creata dal caso, ma da una mente davvero enorme!

 
 
 

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